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Associazione di Volontariato |
giugno 2011
LA FESTA DI SANT'ISIDORO
di Marisa Melis
La festa della Borgata di S.Isidoro era attesa da tutta la settimana, da mia figlia. Ogni promessa è debito dunque, all'ora stabilita la chiamo per andare ma, inaspettatamente, mi dice che non vuole andare. Senza motivo le spiego che non può non andare, quando aveva dato il suo impegno all'amico con il quale viaggiano insieme nel pullmino.
Un tira e molla e poi gioco l'ultima carta:
- "Ma ti vuoi proprio perdere il torrone a S.Isidoro?"
E' fatta.
Andiamo.
Arriviamo nella piazzetta che già la banda comincia a suonare...ma noi dobbiamo andare a casa di Tony (nome di fantasia). Andiamo a piedi, dall'amico di Marty, che troviamo seduto nella carrozzina elettrica. C'è vento e per lui non è prudente uscire perchè è molto delicato di salute, l'assistente ci fa accomodare dentro casa.
La sua mamma è caduta e sta abbastanza male, succede di tutto: guardia medica, ambulanza per il ricovero. Io sono un'estranea in quel contesto, ma cerco di rendermi utile, Tony è molto sveglio, cognitivamente è perfetto ma è imprigionato dentro un corpo che non gli permette niente, fisicamente riesce, se gli vengono posizionate le mani, a smanettare al pc e con i comandi della carrozzina elettrica.
Risponde e si destreggia con gli operatori del 118 ed io nella mia mente penso: perchè anche la sua mamma ha avuto la sfortuna qualche anno fa di avere un ictus cerebrale che non le permette di parlare, ma anche lei capisce tutto?
Sono veramente in imbarazzo, vorrei fare qualsiasi cosa per aiutarli, la loro situazione è assurda perchè anche il suo papà ha avuto un incidente e porta i segni sul suo corpo, ha dovuto lasciare il lavoro per badare alla famiglia, che da qualche anno ha perso il fratello di Tony affetto dalla stessa malattia. Il sabato sera dà una mano da qualche parte per racimolare qualche cosa ed in quel momento non si trova in casa.
Parlo con Tony della legge che dovrebbe aiutarli: la legge 162. Pacatamente mi informa che a lui, con i nuovi criteri hanno decurtato 20 ore mensili ed alla madre 16.
Complimenti! Impreco tra di me........in questa casa la sfiga ci ha visto proprio bene!
Ma poi ripenso che non è la sfiga per quanto riguarda la 162, ma la mano di chi, nella nostra Regione, vuol far cassa, risparmiando ignobilmente sulle categorie più deboli, cioè i disabili.
Allora penso al mio impegno nel Comitato dei familiari per l'attuazione della 162 e, penso che abbiamo da portare avanti un bel lavoro, lavoro che svolgiamo volentieri noi associazioni di disabili, per aiutare la categoria dei nostri figli, tanto lavoro per far capire ai vertici che non stiamo chiedendo favoritismi o interventi straordinari ma semplicemnte che venga applicata la legge che permette l'indipendenza alle persone disabili. Applicare questa legge significa anche risparmiare denaro pubblico, che è lo scopo principale di chi sta in alto, invece ciò che viene imposto sono solo sforbiciate impietose.
Un ricovero in un istituto costa tantissimo, applicare la legge 162 farebbe risparmiare.
E poi noi non ci stancheremo mai di ripeterlo ma, i nostri cari li vogliamo nelle nostre case, circondati dal nostro affetto.
Vedere questa famiglia mi convince sempre più mettere il mio impegno in questa bellissima causa della 162.
Vorrei dire tante cose......ma penso che è prioritario aiutare queste famiglie dove ci sono più disabili.
A proposito: il torrone a S. Isidoro?
Ma ci saranno altri momenti per degustarlo...ma questo Marty l'ha capito benissimo!
"Mamma non preoccuparti se non abbiamo comprato il torrone", me lo diceva in macchina mentre io guidavo rientrando a casa..... e mi scorrevano le lacrime sul viso...
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